Traversata delle due passerelle

Ovvero scavalcamento della dorsale del M. Crepa (1177 m)

Il M. Crepa che visitai alcuni anni fa con Daniele (vedi), è lambito ai piedi dal Meduna ed è il monte prospiciente alla piana dei Tramonti. Curiosamente il percorso integrale di cresta che ho realizzato prende origine e termina con due passerelle tese a superare il Meduna.

La passerella iniziale è sita in località La Clevata, a monte della quale è osservabile un interessante fenomeno geologico: nell'ansa che il Meduna produce, contornando lo sperone de La Clevata, si sono susseguiti eventi fluvioglaciali che hanno costretto il torrente a scavarsi un alveo a ridosso del versante del M. Crepa (Alveo epigenetico di La Clevata; per maggiori informazioni vedi il volume: Geositi del Friuli Venezia Giulia alle pagine 206 e 207).

Ecco le dorsali del M. Crepa oggetto della mia cupidigia di selvaticità.

Pascolo e rudere in Cual di Per. Questo tratto di sentiero C.A.I. 396 è deturpato da nastri da cantiere che non si capisce quale utilità potessero avere. Questo uso massiccio di nastri da cantiere è comune in tutta la valle e sembra un metodo spiccio di segnalazione di percorsi di corsa in montagna o forse di biciclettate. Non si sa bene chi avalli tali scempi o se sono perpetrati in barba alle istituzioni locali. Che ne sa di queste cose il C.A.I. locale, deputato alla manutenzione di questi sentieri? È vittima o correo?

Fiori e frutti di Ruscus aculeatus.

La stupidità insiste anche nei luoghi più selvatici: ho trovato fettucce da cantiere anche lungo la cresta che sale da Forca del Prete al M. Crepa. Che senso ha posizionare segnalazioni su una cresta? Quella cresta è una linea di displuvio con pendii che scendono dai due lati e nessuna altra dorsale si stacca lateralmente. Quale terrore attanaglia chi ha messo quelle fettucce? Di perdersi? Perdersi su una linea di cresta obbligata?

Stranamente le strisce di plastica terminano di fronte all'ultimo burbero risalto del monte: eh ci vogliono gli attributi, non fettucce!

Tramonti di Sopra sovrastato dal M. Rest che ha quel grande prato innevato; alla sinistra del M. Rest sbircia il M. Coglians.

La dorsale del M. Crepa va verso Nord Est con numerose cime secondarie percorse dagli ungulati. Ne ho visto uno che trotterellava indifferente davanti a me, senza fretta, istintivamente certo che un lento ciccio col bastone non lo avrebbe mai e poi mai raggiunto.

Il M. Crepa visto da Est.

Il gruppo del M. Frascola le cui pareti sono sottolineate da una linea evidenziata dalla neve che è il percorso alpinistico dedicato a Ugo Urban, per lunghi anni reggente della sottosezione C.A.I. Valtramontina, sottosezione che dopo la scomparsa di Ugo non è più riuscita ad essere propositiva, rinchiusa in un buffo campanilismo.

La cresta ad un certo punto prende la direzione Nord. Qui ero già stato in un mio giretto invernale.

Ed eccomi infine all'opposta passerella.